La Badia di Santa Maria di Valle di Josaphat
Dati tecnici
Difficoltà: Escursionistico (media difficoltà)
Dislivello: 780 m in salita Lunghezza: 9,100 km Tempo (a/r): 5,00 h |
Quota minima: 198 m
Quota massima: 805 m Periodo consigliato: tutto l’anno Acqua potabile: nessuna, rifornirsi prima dell’escursione. |
Comuni
Paola.
Località di partenza
Badia, 198 m. slm.
Luoghi attraversati
Badia, La Guardiola, Varco le Chianche, Torrente Deuda.
Percorso
Nei pressi del Torrente Deuda, ai piedi del boscoso colle della Guardiola, sorge l’antico monastero affidato dai signori Normanni del luogo ai benedettini di Santa Maria di Valle di Josaphat, un ordine cavalleresco nato in Terra Santa durante le Prima Crociata per dare ospitalità e protezione ai pellegrini. Il complesso monastico eretto tra la fine del secolo IX e la prima metà dell’XI, è un insieme di fabbricati con annessi due corpi monumentali di rilevante interesse storico-artistico: la Chiesa con pianta rettangolare ad unica navata e la Torre d’avvistamento contro le invasioni Turche.
La fama del luogo è legata a un personaggio storico di rilievo, il leggendario Riccardo I Cuor di Leone, che nel settembre del 1190, nel suo viaggio verso la Terra Santa, fece sosta e pernottò nel Monastero.
Percorreremo l’antico sentiero alle spalle della Badia, in un luogo ameno, un tempo particolarmente adatto alla rigida vita ascetica e contemplativa dei monaci; luogo ancor oggi alberato di eucalipti, frassini, cipressi, nonché di maestosi, secolari pini marittimi dall’ampia chioma a ombrello.
Il percorso raggiunge il suo apice di altitudine in località Varco le Chianche (800 m. circa), che prende il nome dal termine dialettale “chianche” che significa macelleria, per i numerosi fatti di sangue avvenuti in zona. Storicamente, infatti, il posto è ricordata come luogo frequentato da briganti e malfattori che, appostandosi lungo via, rapinavano le corriere che si recavano o provenivano da Cosenza.