Monte La Caccia (la direttissima)


Dati tecnici

Difficoltà: Escursionisti esperti (difficile)
Dislivello: 1260 m in salita

Lunghezza: 8,300 km
Tempo (a/r): 7,00 h
Quota minima: 725 m
Quota massima: 1744 m

Periodo consigliato: tutto l’anno
Acqua potabile: a metà percorso, poco sotto la cima.

Comuni

Belvedere Marittimo, Sant’Agata d’Esaro


Località di partenza

Trifari, Belvedere Marittimo, 725 m. slm.


Luoghi attraversati

Monte La Caccia (1744 m.), Serra la Croce (1420 m.).


Percorso

Escursione in uno dei luoghi più affascinanti del Parco Nazionale del Pollino. La “direttissima” a Monte La Caccia è un cammino faticoso, ma assolutamente gratificante in termini di bellezza paesaggistica.

La direttissima de La Caccia si effettua liberamente in assenza di sentieri evidenti. A metà salita, si incontra il primo punto panoramico, che dà un assaggio della bellezza del luogo, caratterizzato da ripide pareti rocciose festonate di giovani pini loricati.

Peculiarità della zona è la presenza del Pino Loricato, una specie endemica, la conifera più importante dell'area del Pollino. Vive sulle creste rocciose più alte ed impervie, modellate dal vento e dal gelo ed ha una crescita lentissima. Di origine balcanica, la presenza sul massiccio del Pollino è legata all'ultima glaciazione, quando un "ponte" di ghiaccio avvicinava le due sponde dell'Adriatico e facilitava il passaggio. Il termine "loricato" deriva dalla forma della corteccia a placche irregolari somigliante ad una corazza (detta "lorica").

Arrivati in cima godremo di un panorama mozzafiato a 360°, dai due mari al crinale frastagliato della Montea fino alla valle del Fiume Esaro.

Da qui si scende al “Rifugio Belvedere” realizzato in pietra calcarea locale e legno, incastonato tra splendidi pini loricati, a pochi passi dalla storica chiesetta della Santa Croce.


Foto